BRING YOUR INTENTION WITH YOU

LA CRESCITA SPIRITUALE DEI PESCI

“Il più saggio e migliore degli uomini è colui che ha raccolto e imparato a manifestare in se stesso le lezioni che si ritrovano in tutti i segni.”

Swami Kriyananda

Accade solo nella mente umana che la realtà si svolga lungo una linea retta, un continuum temporale con un inizio ed una fine ben precisi; ma in natura tutti i processi sono circolari, la matrice della vita stessa procede con un andamento a spirale. Così la conclusione di un ciclo costituisce sempre la forza propulsiva per un nuovo inizio, il caos è  il terreno fertile per nuove crescite (pensiamo al big-bang!). 

Ed è così che anche l’ultimo segno dello zodiaco é fondamentale per la rinascita di un nuovo ciclo.

Non a caso il simbolo dei Pesci è racchiuso in un cerchio, perché in natura non vi è mai un ultimo che non sia primo. Pensiamo al viaggio dell’eroe: esso inizia con un fanciullo e termina con il folle, che ha molte caratteristiche simili al fanciullo: l’anziano come un bambino che rinasce, la saggezza che si avvicina all’innocenza, in un ciclo senza fine.

Giove é il governatore del segno dei Pesci; questo pianeta é simbolo di crescita ed espansione e richiama il desiderio di connessione, di penetrare come l’acqua in ogni anfratto. Nell’astrologia moderna a Giove si affianca il lontano Nettuno a co-governare il segno, pianeta magico che richiama la dimensione spirituale e psichica, il mondo dei sogni, del soprannaturale e della follia. “Nettuno è un pianeta magico che alimenta le nostre fantasticherie, ci sfida a passare più tempo a vibrare che a fare, e ci fornisce una dose esistenziale di riflessione sul nostro universo” (Julia Bray)

I nativi del segno esercitano l'autorità sul mondo attraverso l’empatia, la capacità di identificarsi completamente con le altre creature.

I Pesci hanno bisogno di lavorare per ottemperare alla spinta verso il servizio agli altri, per trovare così la propria quiete. I nati sotto questo segno sono, più di tutti gli altri, dotati di molti talenti utili per sviluppare il loro carattere attraverso la bellezza, la musica e l’armonia. Molti si danno da fare per migliorare la sorte dell’umanità, altri usano le loro qualità nel settore dello spettacolo, rallegrando la vita di milioni di persone. Essi hanno bisogno di trasformare in realtà il loro mistico sogno privato di amore e di comprensione.

Nel simbolo dei Pesci è implicita una scelta: potranno volgersi al mare, verso la libertà, solo se saranno disposti a rinunciare ad affermare sé stessi. Nella strada verso l’oceano i nativi del segno dovranno infatti imparare a liberarsi dell’Ego: é questa la strada della loro evoluzione; l’empatia nei confronti di tutte le cose, della stessa vita, li porterà alla fine del viaggio a fondersi con una realtà più ampia, nell’oceano dello Spirito. Rinunciando all’attaccamento al sé, porteranno in dono all’umanità la loro capacità di empatia universale, apprendendo il significato della pace attraverso il servizio nei confronti degli altri troveranno la loro strada. Ed allora potranno essere liberi, come dei pesci che nuotano nel mare delle infinite possibilità. Abbandonando l'Ego e tutti i desideri umani, riusciranno a fluire senza sforzo nelle maree della Grazia Divina.

L'empatia dei Pesci si perfeziona dunque solo quando è universalizzata. Ciò significa che il sentimento per le persone deve essere espanso dai pochi ai molti, dalla cerchia ristretta delle persone che amano e che attraversano la loro vita, fino ad abbracciare l'universo stesso, e dunque tutte le cose viventi.

La sola scelta alternativa per in antici dei Pesci è una vita di illusione che affonda nel fallimento. Se infatti le loro energie fluiranno verso il basso, essi tenderanno a rifuggire dal mondo reale e da tutto ciò che li radica alla concretezza di una vita comunque dolorosa: la fuga dai pericoli é insita nella loro delicata natura e, come i pesci, fuggiranno davanti al più piccolo ed insignificante pericolo, stanchi e amareggiati. In questo modo la loro capacità empatica si esprimerà probabilmente solo in modo passivo, sotto forma di una natura lagnosa e sognante che preferisce l'esperienza immaginaria a quella effettiva e che potrebbe arrivare a nutrire i propri sogni con le droghe o l'alcool.

Bisogna infatti comprendere che gli astri dei Pesci conferiscono soltanto una tendenza all'empatia. La qualità della propria empatia non dipenderà dal segno zodiacale, ma dalla propria, unica e personale sensibilità interiore. La stessa influenza generale che può rendere una persona profondamente sensibile alle gioie e ai dolori del mondo può far sì che un'altra persona, centrata solo su sé stesso e accecata dall'egoismo, veda dolori ovunque solo perché è addolorata o felicità ovunque solo perché è felice. Rimarrà così imbrigliata nello specchio delle sue emozioni, attraverso il quale percepirà il mondo esterno senza alcuna capacità empatica.

Dall’altra parte il rischio è l’identificazione in ciò che vedono, una totale permeabilità verso qualsiasi cosa percepiscano: così se verranno tristezza attorno a loro ne saranno pienamente assorbiti, e, al contrario, se percepiranno felicità, saranno felici loro stessi, in un continuo fluttuare e mutare stato d’animo che li porterà a continui sbalzi di umore e, di conseguenza, a esagerare il significato di qualsiasi cosa richiami seriamente la loro attenzione. E così la loro vita sarà in balia degli eventi, li porterà a nuotare con impazienza verso numerosi obiettivi che non hanno nulla a che fare con ciò di cui hanno realmente bisogno per crescere spiritualmente.

Ed dunque se il segno dei Pesci può sembrare a prima vista il segno più puramente altruistico fra tutti quelli dello zodiaco, tuttavia, fino a quando l'Ego non è preparato a rinunciare a sé stesso a favore di un'identità più ampia, potranno oscillare tra il puro egoismo e, all’opposto, la più totale ed infruttifera fusione con l’altro.

La natura femminile del segno gli conferisce la capacità di percepire i due lati di tutte le cose: è un mediatore nato, un essere ambivalente che sa intravvedere i molti modi per affrontare un argomento. Può essere che usi questo dono a suo vantaggio, alimentando il proprio ego e non riuscendo così a ritrovare la strada verso l’elevazione spirituale, facendo così prevalere la tendenza a controllare e manipolare subdolamente le persone, arte nella è grande maestro, spesso a suo discapito. Oppure può seguire il suo destino di servitore e guaritore e usarlo per aiutare gli altri a vedere le diverse possibilità e aiutarli a fare le giuste scelte nella vita.

Sovente risultano persone estremamente piacevoli ed affascinanti e potranno così usare la loro capacità di ascolto e comprensione per conquistare la fiducia degli altri. Verranno amati, ma quando le briglie si stringeranno per non farli andar via, chi li desidera trattenere scoprirà di aver desiderato imbrigliate l’acqua, o di aver provato ad afferrare un pesce con le mani. Forse per un poco i nativi del segno potranno sopportare le imposizioni di chi amano, ma il segreto per godere della presenza di un Pesci é scorrere con lui, accettare che non si arresterà mai veramente. Lo si potrà affiancare nella vita solo accettando i suoi doni, che elargirà con gioia poiché sente che questa é la sua vera natura, ma senza mai pretenderne di più.

I SANKALPA PER I PESCI

La mutevolezza del segno, unita ad una certa immaturità spirituale, può portare i Pesci a perdersi nei mille flussi della vita, confusi dai pensieri altalenanti, travolti dai numerosi sentimenti e sensazioni che li penetrano e sensibili ai giudizi degli altri. Tendono dunque a perdere la loro direzione, o a non averla affatto, ponendosi obbiettivi sempre diversi a seconda della situazione, dei sentimenti, o di chi hanno vicino in quel momento. Dovranno dunque certamente imparare a convogliare la propria forza ed attenzione in una direzione precisa e stabile, ritrovando il proprio centro di energia e facendo in modo che la propria empatia diventi un punto di forza invece che la loro maggiore debolezza.

Ametista, selenite ed eliotropio sono le pietre indicate per aiutare i nati sotto il segno dei Pesci a rimanere con i piedi per terra e per raggiungere il loro scopo spirituale senza farsi troppo influenzare dagli altri.

Dal momento che un sankalpa deve essere sempre in positivo - se non sai perché ti invito a leggere qui -, può essere utile per nativi del segno fare proprie queste intenzioni: 

“La mia forza è la forza dell’acqua”

“Scorro nella vita verso la mia direzione”

“Comprendo che gli altri vedono solo una parte di me”

“Il io centro di forza resiste alle tempeste”

“Sono responsabile dei miei sentimenti”

“Posso decidere quali sentimenti provare”

LA MEDITAZIONE PER I PESCI

Le pietre dei Pesci sono votate verso l'alto, l'elevazione spirituale, ma  lavorano anche molto sulla calma, stabilizzando le emozioni per dargli la giusta direzione e non rischiare che la l'innata "sindrome della crocerossina" dei Peci prevalga lasciandoli alla fine delusi e privi di energie.

I cristalli adatti a questo segno liberano dalla confusione mentale e stabilizzano le emozioni, e soprattuto aiutano i  Pesci a non darsi alla fuga dal mondo quando la realtà sembra loro troppo stretta.

Un mala in ametista, selenite o eliotropio potrà supportare molto bene la meditazione dei Pesci.

Per i Pesci, come per tutti in verità, è importante riuscire a meditare in prossimità dell'acqua, preferibilmente l'acqua che scorre di un fiume o di un ruscello. In India alcuni yogi si immergono in piedi fino al collo in un torrente e si concentrano sulle correnti che scorrono attorno al loro corpo. Dal momento che non tutti hanno questa possibilità (e che non è comunque utile allo scopo tenere aperto il rubinetto del lavandino in cucina per avere dell'acqua che scorre vicino a noi - e no, neanche la vasca da bagno è adatta a questo scopo), puoi scegliere della musica di sottofondo che simuli il rumore delle onde o di un ruscello, sarà comunque di grande aiuto. Se lo desideri, puoi tenere il tuo mala con la mano destra, anche se il consiglio per questa meditazione è di tenerlo al collo oppure appoggiato davanti a te.

Cerca di stare seduto perfettamente immobile mentre mediti, senti il terreno sotto di te e la sensazione di stabilità che ti radica; lascia che il resto del corpo si ammorbidisca, ma attenzione a non collassare, ma senti invece la spinta che dalla tua base di appoggio ti proietta verso l'alto e consente così ai tuoi pensieri ed alle tue emozioni di fluttuare liberamente.

E dunque, seduto in posa comoda, immagina che l'acqua scorra tutto intorno a te e lascia che la tua mente si immerga nel suo flusso, che i pensieri emergano e fluiscano, ed immagina che anche il tuo Ego, le tue paure, la vergogna, le resistenze, comincino a fluire insieme all'acqua. Abbandonati completamente a questa immagine.

Osserva per qualche tempo il movimento dei tuoi pensieri; lascia che il flusso della coscienza aumenti, lascialo crescere ed osservalo fluire senza opporre resistenza, ma rimanendo immobile e stabile nella tua posa. 

Pian piano i vortici d'acqua si allenteranno ed il flusso diverrà sempre più sottile, fino a quando non ci sarà più alcun pensiero irrequieto a inquinare l'acqua calma, limpida e cristallina della tua beatitudine.

Dopo qualche tempo, permetti alle acque della coscienza di raggiungere con amore e compassione tutte le persone intorno a te,  poi espandile mentalmente ad avvolgere la tua città, il tuo Paese, fino ad arrivare a nutrire con l'acqua del tuo amore limpido tutti gli esseri della Terra. Puoi immaginare che tutti si uniscano con te nell'Amore Divino.

Lentamente, quando sei pronto, riporta l'attenzione al tuo respiro ed al tuo corpo; comincia a muoverti un poco e con calma, quando vuoi, apri gli occhi.

«Quando sarai pervaso dalla beatitudine, la riconoscerai come un Essere Universale conscio e intelligente al Quale puoi rivolgerti, e non come uno stato mentale astratto»

Paramhansa Yogananda

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