BRING YOUR INTENTION WITH YOU

LA CRESCITA SPIRITUALE DEL SAGITTARIO

“Il più saggio e migliore degli uomini è colui che ha raccolto e imparato a manifestare in se stesso le lezioni che si ritrovano in tutti i segni.”

Swami Kriyananda

Ultimo dei segni di fuoco, il Sagittario simboleggia l’evoluzione umana dallo stato animale, la propensione verso l’alto, l’aspirazione ad evolvere, ad abbandonare lo stato Egocentrico per volgere lo sguardo verso le stelle, verso la consapevolezza universale, elemento centrale nella meditazione buddista.

Il Sagittario è governato da Giove, il pianeta della crescita spirituale e dell’espansione della coscienza (Giove è anche il pianeta della fortuna, del potere e della ricchezza, tanto cari al nostro Ego). Nell’astrologia induista Giove è così importante da essere chiamato anche Guru, che significa maestro di vita religiosa, capo spirituale, colui la cui influenza libera dalle illusioni terrene. Tant’è che le Scritture indù affermano che il progresso spirituale avviene attraverso cicli di dodici anni, il tempo della rivoluzione di Giove intorno al Sole. e dunque Giove ed il segno che egli governa hanno il compito  di aiutare l'umanità ad espandere la propria consapevolezza verso la coscienza cosmica.

Il Sagittario esercita il proprio potere autoritario sul Mondo attribuendo un significato universale a tutto ciò che di importante incontra nella tua vita.

L'influenza del Sagittario è dinamica, per i nativi del segno sono importanti il movimento ed il cambiamento, fisici e mentali. Egli si sposta spesso dal particolare all’universale proprio nello sforzo di attribuire un significato più grande a tutto ciò che incontra, ricercando costantemente prospettive più ampie e spesso rimanendo infastidito dai piccoli dettagli insignificanti che possono rallentare la sua aspirazione di espansione verso l’alto.

Se la presa dell'Ego sarà forte, l'espansione potrà avvenire solo su questo piano e l'influenza di Giove porterà il Sagittario a voler espandersi imponendo sugli altri la propria visione del mondo come l'unica possibile.

Un certo ancoraggio alla realtà è necessario: l'esuberanza del segno deve avere un punto al quale puntare, un obbiettivo per le proprie frecce, altrimenti la sua energia verrà dispersa inutilmente, le frecce verranno scagliate senza bersaglio e per il puro piacere di farlo. Egli si aggrapperà con impazienza alle cose per poco tempo, vivrà molte esperienze superficiali o con superficialità che non lo porteranno da nessuna parte, e certamente non contribuiranno ad elevarne lo spirito.

Anche se i dettagli lo annoiano, spesso il trascurarli possono portarlo a grandi fallimenti. Il Sagittario ha bisogno di imparare a fermarsi e riflettere prima di agire, progettando con cura ed incanalando la direzione dei propri sforzi verso un obiettivo significativo e disinteressato non legato alla mondanità e all'Ego. Quando l'Ego non interferirà più con l'entusiasmo tipico del segno e quando egli avrà imparato ad accogliere la calma, il distacco e  la vera imparzialità (non l'atteggiamento superficiale da "amico di tutti" di chi si tuffa nella vita con un perpetuo sorriso), sarà in grado di raggiungere quella consapevolezza espansa che è l'essenza stessa della saggezza. Sarà così libero finalmente dalle illusioni mondane e la sua gioia superficiale potrà trasformarsi in profonda felicità.

Attenzione però a non perdere il contatto con la realtà. Nutrire pensieri elevati non significa ascetismo: occorre imparare a trasferire i principi spirituali nella realtà di tutti i giorni.  Una visione più ampia della realtà ed il considerare tutte le cose in rapporto alle realtà universali, cosa che al Sagittario risulta più facile fare rispetto ad altri segni, può aiutare moltissimo nella vita mondana a ridimensionare tutte le nostre colpe, debolezze e sconfitte, ma anche i nostri successi e, più in generale, tutte le limitazioni dell'ego.

I SANKALPA PER IL SAGITTARIO

L’espansione della coscienza del Sagittario deve necessariamente poggiare su una profonda consapevolezza della realtà che si estende al di fuori del proprio Ego, al di là del proprio piccolo cerchio di certezze sulla realtà ed oltrepassando le proprie convinzioni assolute (illusioni) ed interessi personali. E' dunque fondamentale che i nativi del segno, poco propensi in genere all'ascolto, si pongano invece in uno stato di ricezione. 

L’ametista è generalmente associata al segno del Sagittario poichè è anche una delle pietre di Giove (come anche il quarzo citrino). E' utile a contrastare gli effetti della naturale mutevolezza e irrequietezza dei nativi del segno apportando calma e sobrietà, favorendo in tal modo le relazioni e l'ascolto.

Dal momento che un sankalpa deve essere sempre in positivo - se non sai perché ti invito a leggere qui - una buona intenzione per il Sagittario può essere formulata con queste parole: 

"Ascolto con attenzione l'altro"

"Sono pronto ad accogliere altri punti di vista"

"Sono un essere infinito"

"Le mie certezze sono un'illusione"

"Le mie convinzioni sono relative e valgono per me solo"

"Rifletto prima di parlare"

LA MEDITAZIONE PER IL SAGITTARIO

Le pietre del Sagittario Le pietre per il segno del Sagittario lo supportano nei sui continui viaggi, fornendo energia e fiducia e stabilizzando la mutevolezza del segno al fine di consentirgli una base solida da cui espandersi verso l'alto, e li accompagnano nella ricerca introspettiva e spirituale.

Un mala in giada color topazio, ametista, labradorite o sodalite supporterà molto bene la meditazione dei nativi di questo segno.

Per il Sagittario, come detto, è importante coltivare una visione universale della vita, in cui si cerca il divino in ogni aspetto del mondo. L'invito anche per questo segno è a meditare regolarmente, a contemplare il fuoco come simbolo di purificazione e a sintonizzarsi con l'energia universale.

Se puoi, quando puoi, trova un posto dove sia possibile meditare vicino ad un fuoco acceso. In caso non sia possibile ti invito ad immaginarlo, magari utilizzando un'agata di fuoco e posizionandola difronte a te.

Siediti in una posizione comoda con il tuo mala al collo o sul polso sinistro (anche se sei mancino), e ascolta per qualche momento il tuo respiro senza modificarlo. Quando il respiro si sarà calmato ed avrai trovato un po' di pace dentro di te indirizza la tua attenzione verso il fuoco acceso ed immaginalo come una fonte di energia liberatrice anziché qualcosa di doloroso o rovente. Offri dunque al fuoco le impurità, le preoccupazioni e l'orgoglio, e guarda come il fuoco le trasmuta in aspirazioni divine. Il fuoco rappresenta la purificazione dell'ego e la ricerca di spiritualità.

Senti la gioia che nasce dal tuo cuore o si sprigiona fra le sopracciglia, inondando tutto ciò che è intorno a te. Immagina questa gioia diffondersi come un fuoco divino, purificando le afflizioni umane; la gioia divina trasforma le illusioni umane in beatitudine e trasforma l'intero universo in una luce eterna e beatifica. 

Il vero percorso verso Dio è un'esperienza gioiosa, persegui la tua pratica quotidiana con piacere e costanza.


«La felicità non arriva pensando a essa in modo vago, ma vivendola in tutti gli stati d'animo e le azioni della vita»

Paramhansa Yogananda

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